Islanda sconfinata in tarda estate

Descrizione itinerario

Giorno 1: atterriamo all’Aeroporto di Reykjavík in mattinata, e dopo una interminabile attesa finalmente veniamo portati alla sede dell’autonoleggio presso il quale abbiamo noleggiato un’utilitaria. Fatta scorta di cibo fresco e skyr in un supermercato locale, ci dirigiamo verso l’entroterra per una visita al parco nazionale di Thingvellir, dove pranziamo al sacco. Successivamente raggiungiamo il geyser geotermico di Strokkur, molto suggestivo, erutta ogni 10 minuti circa. Poco dopo siamo nuovamente in viaggio verso Gullfoss, la prima immensa cascata che vedremo in questo viaggio. Prima che faccia buio visitiamo Seljalandfoss, cascata nella quale è possibile camminare tra la parete di roccia alle spalle del muro d’acqua e la cascata stessa. Ormai esausti per la lunga giornata raggiungiamo la costa e percorriamo la Ring Road sino alla nostra Guesthouse in zona Skogafossvegur.

Giorno 2: dopo una veloce colazione ci rimettiamo in viaggio. Vediamo la bellissima cascata Skógafoss e il vicino villaggio tradizionale di Skógar. Dopo una pausa presso Reynisfjara Beach e un veloce pranzo in auto ci dirigiamo verso il punto di partenza del sentiero che ci consentirà di arrivare alla cascata Svartifoss, circondata da colonne di basalto ed immersa nel verde delle colline circostanti. Tornati in auto stanchi ma felici, ripartiamo in direzione est fino a raggiungere il luogo nel quale trascorreremo la notte.

Giorno 3: come pianificato raggiungiamo il lago Jökulsárlón. Ci aspetta un fuoristrada speciale che ci porterà nei pressi del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande di Islanda. Passeggiata guidata e visita all’interno di una bellissima grotta di ghiaccio prima di tornare al punto di ritrovo iniziale. Visitiamo finalmente anche il lago e la vicina e affollata Diamond Beach. Trascorriamo la notte ad Höfn, cittadina tranquilla e dall’aspetto tipico islandese.

Giorno 4: dopo colazione non resistiamo ad una passeggiata nel parco cittadino, estremamente rilassante. Ci aspetta un lungo viaggio sino a Seyðisfjörður. Lo raggiungeremo solo alla sera, la giornata passa veloce tra una sosta e l’altra per ammirare e fotografare lo splendido paesaggio che ci circonda lungo il viaggio. Prima che faccia buio scattiamo qualche foto alla chiesa luterana Seyðisfjarðarkirkja e dopo un ottimo fish and chips ci rechiamo in albergo. La giornata non è finita però, dall’app che abbiamo scaricato per il monitoraggio e la previsione dell’attività solare vediamo che le probabilità di vedere l’aurora sono buone. Usciamo, il cielo è finalmente e fortunatamente privo di nubi. Raggiunto un luogo privo di illuminazione artificiale riusciamo ad ammirare una fantastica aurora boreale (meglio in foto che dal vivo ma pur sempre un’emozione unica).

Giorno 5: svegli e pieni di energia raggiungiamo lo Stuðlagil Canyon. Finalmente è consentito volare con il drone e ne approfittiamo immediatamente. Pranziamo e ripartiamo verso il nord-est dell’isola. Trascorriamo una fresca notte presso un bellissimo campo tendato in zona Pingeyjarsveit lungo un fiume ed immersi nella natura.

Giorno 6: a malincuore lasciamo la nostra tenda in direzione Húsavík, un giro in gommone nella speranza di avvistare qualche balena ci aspetta. Ultimata l’esperienza in modo positivo, ripartiamo alla volta del lago di Mývatn. Prima di raggiungerlo ci fermiamo più volte ammaliati dal paesaggio circostante e per una visita alla Myvatn Geothermal Area. Arrivati al lago veniamo attaccati dai moschini ma ciò nonostante riusciamo ad apprezzare, specialmente dall’alto, la bellezza dei numerosi crateri che affiorano dalle acque del lago. Ripartiti visitiamo la cascata Goðafoss. Nel pomeriggio guidiamo tantissimo, fino a Laugarbakki, alla base dei fiordi occidentali, dove possiamo finalmente metterci a letto.

Giorno 7: di nuovo in auto risaliamo i fiordi stando sul lato destro della penisola. Sono davvero bellissimi ma abbiamo l’impressione di percorrere un milione di chilometri. Qui il tempo scorre ad un ritmo differente. Si perde la concezione dello spazio percorso e sinceramente è difficile capire quanto manca a destinazione. Individuare un punto esatto è difficile ma dove vi sono rocce a pelo d’acqua vi è la probabilità che una o più foche siano intente a prendere il sole. Prestate quindi attenzione durante la guida. Fermarsi ad ammirarle è un ricordo indimenticabile. Alla sera dormiamo in zona Thingeyri.

Giorno 8: ormai il sedile della nostra auto è un prolungamento naturale del nostro lato b, siamo infatti di nuovo a bordo a percorrere chilometri. Discendiamo lungo il lato sinistro della penisola fermandoci ogni qual volta vi sia la possibilità di fare una foto o sgranchirsi le gambe. Il viaggio è lungo e con il senno di poi da qui in avanti avremmo dovuto sfruttare i numerosi collegamenti via nave tra i fiordi occidentali e la Penisola di Snaefellsnes, piuttosto che guidare. Buono a sapersi per la prossima volta! Prima di raggiungere l’albergo, in zona Miðhraun, scattiamo qualche foto dall’alto della collina che separa Stykkishólmur dall’oceano.

Giorno 9: iniziamo ad accusare segni di stanchezza e infatti ce la prendiamo comoda. Raggiungiamo il famosissimo monte Kirkjufell. Qualche foto sotto la pioggia, un pranzo veloce e ripartiamo in direzione Reykjavík, la capitale, dove concludiamo il nostro tour d’Islanda in senso antiorario con oltre 3000 km in più sul contachilometri. Visitiamo la città prima di raggiungere l’albergo per la nostra ultima notte sull’isola.

Giorno 10: fortunatamente l’ultimo giorno è un giorno pieno, abbiamo il volo in serata e possiamo concederci un’ultima esperienza da veri islandesi. Abbandoniamo l’idea, costosa e turistica, di trascorrere il nostro tempo presso una delle più famose strutture termali dei paraggi in favore di un super economico, pochi euro a testa, accesso ad una delle tante piscine comunali della città. Noi scegliamo la Vesturbæjarlaug ma ce ne sono davvero tante. Attenzione solo alle regole di accesso, le docce si fanno rigorosamente senza costume ed è severamente vietato l’uso dei cellulari nell’area della piscina. Regole a parte è una bella esperienza per comprendere appieno gli usi e costumi della popolazione locale e approfittarne per un po’ di sano relax prima del volo di ritorno.

Ulteriori informazioni e suggerimenti

L’Islanda è spesso associata a viaggi costosi. La nostra opinione? Dipende.
Come ogni viaggio, il costo totale della vacanza è molto influenzato dallo stile di vita che il viaggiatore ha piacere di praticare. Noi, per risparmiare qualcosina da spendere per il tour di avvistamento balene e la camminata sul ghiacciaio, abbiamo deciso di portare da casa oltre il 70% del cibo necessario. Prenotando i pernottamenti presso strutture aventi una cucina in comune e portando con noi un fornelletto elettrico, una pentola tuttofare da campeggio e cibo pronto o in scatola, siamo riusciti ad evitare i conti astronomici dei ristoranti islandesi.
Altra cosa importantissima, fare rifornimento di benzina o gasolio ogni qual volta si incontra un distributore. Il successivo potrebbe essere a centinaia di chilometri.

Potrebbero interessarti anche questi itinerari:

Cavalli islandesi

Islanda sud ovest

Breve viaggio nel sud ovest dell’Islanda, nella terra del ghiaccio e del fuoco: Reykjavík, i Geyser, la cascata Skogafoss e la Blue Lagoon.

Leggi Tutto »

Vuoi condividere i tuoi itinerari di viaggio?

Vuoi condividere un itinerario di viaggio?