Tre settimane tra Turchia e Kurdistan

Descrizione itinerario

1° giorno: volo Milano – Istanbul con arrivo in serata. Il nostro ostello si trova a Taksim e dall’aeroporto c’è un bus che si ferma proprio in questo quartiere.

2° giorno: Istanbul. Visita della città. Taksim, Galata Tower, Gran Bazar. Percorrendo tutta la via pedonale di Taksim fino al Bosforo, si arriva al Galata Bridge. Al di là del ponte c’è il Gran Bazar: un dedalo di stradine piene di negozi e bancarelle che vendono qualsiasi cosa.

3° giorno: Istanbul. Visita al quartiere Eminonu, dove si trovano la Moschea Blu e Aya Sofia. Entrambe sono bellissime ed è possibile entrare per visitarle.

4° giorno: bus Istanbul – Kars (durata 22 ore).

5° giorno: arrivo a Kars. Visita della città: castello di Kars e della cattedrale armena.

6° giorno: escursione in giornata da Kars alle rovine di Ani e Cildir Lake, al confine con l’Armenia. Ani dista circa 50 km da Kars e non ci sono bus pubblici che raggiungono il sito archeologico, quindi ci si arriva solo con un mezzo proprio o con un tour organizzato da Kars. Il sito archeologico è abbastanza grande e si visita in un paio d’ore, dopo di che il tour prosegue per Cildir Lake, un lago ghiacciato ad un’ora e mezza di pulmino da Ani. Sul lago è possibile fare un giro sulla slitta trainata dai cavalli, bere cay caldo e mangiare pesce che viene pescato in quel lago.

7° giorno: bus per Igdir (3 ore). Veloce visita della città in attesa del bus per Dogubeyazit (1 ora). In estate, sia da Igdir che da Dogubeyazit, si possono organizzare escursioni sul monte Ararat.

8° giorno: la mattina visita al palazzo Ishak Pasha, che dista pochi km dalla città ed è facilmente raggiungibile a piedi. Al pomeriggio bus per Van (3 ore) e arrivo la sera.

9° giorno: visita della città e del castello di Van.

10° giorno: museo di Van e visita alla città vicina Edremit, dove facciamo colazione in un posto che ha vinto il guinnes word record per le colazioni gigantesche, cosa che l’ha resa famosa (si fa colazione anche all’ora di pranzo e cena).

11° giorno: bus per Midyat (7 ore). Visita della città vecchia.

12° giorno: bus per Nusaybin (1 ora), paese al confine con la Siria. A poche decine di metri dal confine la gente prende il tè e gioca a scacchi. Camminare nel piccolo bazar è molto piacevole.
Bus per Dara. Il bus si ferma sulla strada principale che dista 7 km dalla città, quindi bisogna andare e tornare in autostop da dove si ferma il bus. Dara è stata una città romana importante e dunque ci sono numerose rovine romane da visitare, comprese due cisterne d’acqua sotterranee tenute in ottime condizioni. È molto bella, da visitare assolutamente se di passaggio.
Bus per Mardin con arrivo la sera.

13° giorno: visita della città vecchia di Mardin. Autostop fino a Sanlurfa.

14° giorno: visita alla città vecchia di Sanlurfa.
Bus per Adiyaman (3 ore). Da qui partono le escursioni guidate per il monte Neimrut, dove ci sono le teste degli Dei scolpite nella roccia. Purtroppo pioveva e nevicava e quindi non ci si poteva andare.

15° giorno: autostop fino a Malatya con arrivo di sera.

16° giorno: visita della città. Malatya è famosa per le albicocche. C’è un intero quartiere di magazzini di albicocche secche. Qui la mattina vengono vendute all’ingrosso ai negozi della città.
A qualche km dalla città è possibile visitare le rovine di Aslantepe.

17° giorno: bus per Goreme (7 ore). Arrivo a Goreme la sera.

18° giorno: trekking nella Rose Valley vicino a Goreme. Ci si arriva a piedi da Goreme. Dopo l’Open Air Museum proseguire dritto fino al Kaya Camping, poi girare a sinistra nella strada sterrata dopo il campeggio. All’andata abbiamo percorso la strada che resta sopra la valle fino a Cavusin, al ritorno la strada che passa dentro la valle, entrambe stupende. Ci sono anche diversi sunset view point lungo il sentiero.

19° giorno: autostop fino ad Ankara. Arrivo alla sera.

20° giorno: visita di Ankara (quartiere Ulus). Ankara non è molto bella, si può anche evitare.

21° giorno: autostop fino a Bolu. Arrivo alla sera.

22° giorno: Visita di Bolu, e al Golcuk lake. Golcuk è un piccolo lago a pochi km da Bolu. Ci si arriva con un bus. Intorno al lago c’è una breve passeggiata. In estate è piacevole fermarsi a pranzare intorno al lago, ma in inverno fa troppo freddo. Da qui partono dei sentieri che arrivano ad altri paesi vicini, ma al momento sono chiusi.
Bolu è una città dai tratti molto occidentali. Non ci sono particolari siti di interesse nella città, ma è una buona base per esplorare i laghi nei dintorni.

23° giorno: autostop fino a Istanbul.

24° giorno: volo Istanbul – Milano.

Ulteriori informazioni e suggerimenti

Muoversi con i mezzi pubblici è molto facile. I pullman, i bus e i taxi collettivi (dolmus) arrivano ovunque, ma anche fare l’autostop è sicuro e semplice (spesso si fermano anche camion che fanno tratte lunghe).

Mangiate più kebab che potete, lasciatevi offrire tantissimi cay, siate pronti a contrattare per il prezzo e scaricate il turco sul traduttore offline. Quasi nessuno parla Inglese (a parte in Cappadocia e Istanbul).

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